Wednesday, 19 March 2014

manara




Born into a wealthy middle class family in Milan , Manara was a friend of Carlo Cattaneo and completed his high school studies in Milan. He attended the lessons of school and Marina in Venice between 1840 and 1846 spent a long time in Germany and France. Married with Carmelita Fe, he had three children : Philip, Joseph and Luciano Pio .He participated valiantly at  the Five Days of Milan , amongst others heading the operation that led to the conquest of Porta Tosa, that become so soon after the unification of Italy the Porta Vittoria, and the First Italian War of Independence of 1848 the service of the Provisional Government of Milan with a group of 500 volunteers organized by himself , the Sharpshooters Lombardi .Framed , with the rank of major , in the Volunteer Corps of General Michael Lombardi Allemandi , took part in the April invasion of Trentino with the task of occupying Trento thus cutting the path of the Adige Valley to the Austrian reinforcements to the fortresses of the Quadrilateral , a company which was stopped by the Austrians in Vezzano April 15 a few kilometers from Trento.On July 20, in the Battle of Sclemo , near Stenico , despite the proven value , Manara was heavily beaten by 2,000 Austrians of  Pompeius von Scharinger Lamazon and had to fall back in Stenico Castle . With the reorganization of the Volunteer Corps of Observation of the Tyrol entrusted the command of General James Durando summer took part in the operations control of the border Trentino operating in Sandy Valley and Mount Stino .
The return of the Austrians came  in August and with his column of volunteers in Piedmont , where he was put in charge , with the rank of major Piedmontese army , a corps of riflemen and classified in the division commanded by General Jerome Lombard Ramorino . In the brief resumption of war against Austria in 1849 , Manara fought with his unit on the
Po and La Cava ( Cava Manara today in the province of Pavia, who assumed the new name in his honor ) .



Una competizione ciclistica che ha fatto storia e che continua ad entusiasmare milioni di persone? Passa proprio da qui. Un territorio a lungo conteso dai Savoia e gli Austriaci? Eccolo. Il luogo dove uno degli eroi più importanti del Risorgimento ha combattuto un’importante battaglia? E’ questo.



La nostra voglia di staccarci per un giorno dalla grande città scoprendo un nuovo angolo di pace e di piacere della nostra regione, stavolta ci ha portato a Cava Manara, un comune sito sul Po, a poca distanza dalla confluenza del Ticino, vicino a Pavia. Questa bella cittadina è da sempre al crocevia di avventimenti importanti, che se un tempo erano di carattere bellico, oggi sono di tipo sportivo, culturale, turistico ed enogastronomico.



Che si tratti di un luogo destinato a diventare speciale, lo avevano già intuito le tribù liguri che popolavano queste terre sin dai tempi più antichi. Nel secolo XIII la località si chiamava Cava Taverna, un toponimo che potrebbe riferirsi alle vicine terre coltivate a vigneti dell’Oltrepò Pavese, mentre il nome attuale, assegnato a Cava nel 1863, è un omaggio a Luciano Manara, patriota che proprio a Cava Manara combattè un’importante battaglia a capo dei Bersaglieri lombardi.




Iniziando il nostro giretto nel centro storico, attraversiamo un caratteristico arco che ci conduce nel borgo. Dopo pochi passi tra case colorate che ricordano un po’ quelle liguri, giungiamo alla Chiesa parrocchiale dedicata a Sant’Agostino. Chiacchierando con i passanti scopriamo che la devozione di questa città al Santo ha origine in un evento miracoloso. Infatti, durante il passaggio delle spoglie del Santo, dirette a Pavia, quaranta pellegrini l’avrebbero visto apparire vivo, mentre usciva dalla chiesa in abiti pontificiali, dicendo “Io sono Agostino”.




A fianco della chiesa, si apre un’ampia piazza con vista sulle colline dell’Oltrepò. Qui sorge il barocco Palazzo Olevano, citato anche come Castello, residenza dell’omonima dinastia che per vari secoli dominò questa zona. Ai margini di questo belvedere si notano i resti di un antico fortilizio, con alcuni tratti di bastioni con piccoli archi, uniti da un ponte aereo a delle mura settecentesche.




Ma a Cava Manara non è solo il centro storico ad attirare l’attenzione: anche le sue frazioni sono di grande interesse. La frazione Torre de’ Torti, di origini medievali, nel secolo XVIII fu contesa tra i Savoia e gli Austriaci. Il territorio spettava ai primi, ma gli austriaci si rifiutarono di consegnarli, così dal 1710 al 1738 qui si era creata una terra di nessuno, cosa che non dispiaceva affatto a qualche malvivente in fuga che in attesa di trovare la retta via, poteva rifugiarsi qui senza il rischio di essere beccato.




Anche la frazione Gerrechiozzo un tempo costituiva comune a sè stante. L’apertura, nel secolo XIX, dell’attuale Strada Statale dei Giovi diede il via allo svilupparsi di un nuovo centro, chiamato Tre Re, dal nome di una nota osteria della zona. La frazione Tre Re divenne capoluogo del Comune, che poi nel 1871 si unì a Cava Manara.




“Questo fu proprio il luogo dove i ciclisti della Milano – Sanremo si fermavano per una sosta. Lo testimonia la scritta “Fermata ciclisti” e lo scudo sulla facciata, ridipinto da me per restituire vita ai suoi colori sbiaditi”, apprendiamo dal signor Carlo Abbiati, titolare della Hostaria Tre Re, in via Togliatti.




Abbiamo infatti deciso di fare come i ciclisti che da oltre un secolo affrontano l’impegnativa gara, e fermarci per cena presso l’Osteria che diede il nome alla frazione. Ci accomodiamo nella sala arancione dove il colore dominante dell’ambiente è richiamato anche da quello del fondo dei bicchieri, così come nella sala verde, apparecchiata con dei bicchieri col fondo verde.



“Il cibo e il vino sono sempre stati una mia passione. Dopo vent’anni passati nel mondo del marketing, lavoro che mi aveva portato a girare il mondo, sono tornato alle mie origini realizzando il mio sogno di aprire un ristorante”, ci racconta la sua storia il Signor Carlo.



Il menù si basa sui piatti della tradizione, con un tocco di internazionalità qua e là, anche in occasione delle serate a tema del giovedì. Iniziamo con un tagliere di salumi, le rane e alborelle fritte e la terrina di fegato d’oca. Facciamo seguire questi antipasti dal tipico risotto alla pasta di salame, gli agnolotti di brasato e i ravioli di formaggi.



Nella scelta dei secondi il nostro gruppo si divide tra il cinghiale in umido, il fagiano al limone, la costata con rosti di patate, le rane in guazzetto e l’anguilla alla griglia. Annaffiamo queste bontà con del Bonarda dell’Oltrepò e del Barbera, mentre alcuni di noi assaggiano con piacere un vino sudafricano.



Coroniamo la nostra serata con gli ottimi dolci fatti in casa e anche se dopo questa cena luculliana ci verrebbe molto difficile saltare in sella a una bici, torniamo a casa entusiasti e contenti per aver visitato questi luoghi intrisi dal mito del ciclismo.


Francesca Bertha



PER INFORMAZIONI:
www.comune.cavamanara.pv.it
www.hostaria3re.it
Hostaria Tre Re
Via Togliatti, 47, fraz. Tre Re Cava Manara (PV)
0382/553949



After the defeat of the Savoy army at the battle of Novara , Piedmont left to participate in the defense of the Roman Republic . On April 22, 1849 with 600 riflemen , two boats sailed from Civitavecchia to Portofino and 29 reached Rome . After several battles against the Bourbon troops on the outskirts of the city, was promoted to lieutenant colonel and then colonel. On May 16, with his brigade came from Rome and the troops of the republic took first and then Anagni Frosinone. From 3 June, the French General Oudinot attacked Rome . Were organized defenses against overwhelming enemy forces and Garibaldi appointed him Chief of Staff . After fierce fighting , on 30 June in defense of Villa Spada , was shot to death . Before his death , Manara was able to write in a letter to her friend , Frances " Fanny " Bonacina Spini , the memorable words : " We must die to close the Forty-eight seriously , so our example to be effective, we must die ."The difficult funeralThe tomb of Luciano Manara in Barzanň (LC) .
The funeral was celebrated in the church of San Lorenzo in Lucina and the funeral homily was delivered by Fr Ugo Bassi .The body remained for some time in Rome . The mother failed to get permission to bring it back from Vienna to Milan.With the remains of Emilio Morosini and Enrico Dandolo ( fell to Villa Corsini ) , was brought by sea to Genoa and from there to Vezia (Lugano) , where he was temporarily buried in the family tomb of Morosini .After continuous insistence and supplication , in 1853 the Austrian Emperor Franz Joseph I granted permission to bring the body of the hero in Barzanň ( where the family had a villa) in a " strictly private ."Only after the unification of Italy in 1864 , at the Manara was finally allowed to erect the family tomb.He was raised in 1894 a bronze monument in the Public Gardens in Milan , by the sculptor Francesco Barzaghi .In his honor, the football team Barzanň , the country Brianza in the Province of Lecco where is his tomb , it is even called " Manara " .In Rome, are entitled to a Manara street in Trastevere, a grammar school on the Janiculum Hill and Italian army barracks ( now the seat of the military district of Rome) , located in the Avenue of the Militia .

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